CARAVAGGIO EXPERIENCE

An immersive art experience about the italian Baroque painter Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Design&direction: Stefano Fake

created by THE FAKE FACTORY

“More than an exhibition, Caravaggio Experience is an experience, a container of emotions. A large space where time is suspended and we find ourselves transported to a new dimension. A place dedicated to the contemplation of art. We have created an immense cathedral of the image. We invite the public to enter to rediscover the pleasure of activating all the senses and immerse themselves in Caravaggio’s art to discover and rediscover it through a 50-minute journey through his works, delving both emotionally and scientifically into the pictorial and compositional aspects, themes and characters . Through our technologies and the partnership with CANON we are able to make visible on large dimensions the quality of his painting, the infinite details, the expressions of the faces, the extraordinary ability of the Master to reproduce the reality of things. The immersive art experience is a new way of staging art. Complementary to traditional exhibitions and visits to places where the original paintings are exhibited. In fact, an immersive art experience resembles a theatrical show much more than a traditional exhibition: it is as if the visitor found himself inside a living and dynamic scenography, becoming a sort of actor who wanders around the scene, experiencing their role with freedom and curiosity. Furthermore, there is none of the contemplative stillness characteristic of traditional museum visits. An immersive art experience is inherent to the digital age we are living in, for better or for worse. This is why I define it as the most contemporary art form: it is “Physital Art” (Physical + Digital), as one might say in English: the union of reality (space, body, matter) and digital information that manifests itself through moving images and sounds.
It is therefore a new way of knowing, deepening, studying and experiencing the art of Caravaggio through the technologies and languages ​​of contemporary digital art.” (STEFANO FAKE, 2016)

 

“Caravaggio Experience piu’ che una mostra è un’esperienza, un contenitore di emozioni.
Un grande spazio dove il tempo viene sospeso e ci ritroviamo trasportati in una nuova dimensione. Un luogo dedicato alla contemplazione dell’arte. Abbiamo realizzato un’immensa cattedrale dell’immagine. Invitiamo il pubblico ad entrare per riscoprire il piacere di attivare tutti i sensi e immergersi nell’arte di Caravaggio per scoprirlo e riscoprirlo attraverso un viaggio di 50 minuti nelle sue opere, approfondendo sia emotivamente che scientificamente gli aspetti pittorici e compositivi, i temi e i personaggi. Attraverso le nostre tecnologie e la partnership con CANON riusciamo a rendere visibile su grandi dimensioni la qualità della sua pittura, gli infiniti dettagli, le espressioni dei volti, la straordinaria capacità del Maestro di riprodurre la realtà delle cose. L’esperienza di arte immersiva (Immersive Art Experience) e’ un nuovo modo di mettere in scena  l’arte. Complementare alle mostre tradizionali e alle visite nei luoghi dove sono esposte le tele originali. Di fatto, una experience di arte immersiva assomiglia molto di più ad uno spettacolo teatrale che ad una mostra tradizionale: è come se il visitatore si trovasse dentro ad una scenografia viva e dinamica, diventando una sorta di attore che si aggira nella scena,  vivendo il proprio ruolo con libertà e curiosità. Inoltre, Non c’è la staticità contemplativa caratteristica delle visite museali tradizionali. Una esperienza di arte immersiva è connaturata all’epoca digitale che stiamo vivendo, nel bene e nel male. Per questo la definisco la forma d’arte più contemporanea: è arte physital, come si potrebbe dire in inglese: l’unione di realtà (spazio, corpo, materia) e informazione digitale che si manifesta attraverso immagini in movimento e suoni.
Si tratta quindi di un nuovo modo di conoscere, approfondire, studiare e vivere l’arte di Caravaggio attraverso le tecnologie e i linguaggi dell’arte digitale contemporanea.”
(Stefano Fake, 2016)